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La vela nella realtà : La barca irlandese Chiefain vince la Fastnet Race in tempo compensato
Inviato da RedHunter il 18/8/2007 11:10:00 (575 letture) News dello stesso autore

Fastnet arrivoChieftain (IRL), il Cookson 50 di Ger O'Rourke è il vincitore assoluto in tempo compensato della Rolex Fastnet Race. Lo yacht disegnato da Farr in fibra di carbonio ha chiuso la regata mercoledì sera passando la finish line alle 19:43:44 ora locale (55:04:43 in tempo reale).

E' il primo trofeo nella storia della regata ad essere assegnato ad una barca irlandese. O'Rourke ritirerà la Fastnet Challenge Cup e un cronometro Rolex Yacht-Master venerdì 17 agosto durante la cerimonia di premiazione alla Royal Citadel a Plymouth.

O'Rourke, un imprenditore edile di Limerick, Irlanda, è un attivo velista da oltre 20 anni. Ha regatato diverse competizioni a bordo di 30-40 piedi lungo la costa meridionale dell'Irlanda prima di unirsi come membro d'equipaggio a diverse regate organizzate dal Western Yacht Club in Kilrush, di County Clare, bordo di dinghy da competizione per poi passare ai più competitivi grand-prix.

Chieftain è stato varato nel 2005 a Cookson, Nuova Zelanda: il cinquantesimo Cookson 50 piedi ad essere costruito. Con alcune modifiche strategiche, la barca si è dimostrata da subito molto competitiva e registrato un paio di buoni successi di regata tra cui il primo posto in classe IRM, e secondo di classe, nella HSH Nordbank Blue Race (la transatlantica da Newport ad Hamburg) dopo aver passato la linea d'arrivo in seconda posizione.
 



Prima di cimentarsi in una nuova impresa competitiva, O'Rourke preferisce sempre assicurarsi di aver veramente concluso l'ultima partecipata. "Prima mi voglio accertare che la barca sia veramente apposto". Chieftain ha chiuso la transatlantica solo sei settimane prima dell'inizio della Rolex Fastnet Race, quando il numero limite delle 300 barche ammesse era già stato raggiunto ed era la 46esima in lista d'attesa. Fortunatamente per Chieftain alcune barche hanno ritirato la loro partecipazione e dopo aver completato tutte le operazioni di messa in sicurezza della barca, 48 ore prima dell'inizio della regata, ha ricevuto notizia della sua iscrizione ufficiale. Oltre al suo equipaggio, O'Rourke ha preso con se un paio di velisti professionisti da Hamble, inclusi Cam Marshall, alla randa "che si è dimostrato una vera star", ha commentato l'armatore. 
 
Chieftain ha fronteggiato circa 25 nodi di vento la prima notte, ma non i 40 di molte altre barche in competizione. O'Rourke ha affrontato il mare con buona sicurezza grazie ad un'accurata preparazione, e la presenza di un equipaggio con un'ottima esperienza nelle regata d'altura. Ma i momenti di riflessione non sono mancati nelle situazioni più difficili. "Mi sono domandato in alcune occasioni che cosa ci facevo in mezzo al mare con quel tempo e se avessi davvero bisogno di tutto questo" ha commentato O'Rourke "Ma con l'equipaggio abbiamo voluto perseverare, e questo ci ha ripagati". "Ho sofferto il mal di mare" ha continuato O'Rourke "insieme ad un'altro membro dell'equipaggio. Eravamo completamente bagnati e solo due di noi ancora asciutti, ma non stavamo andando poi male".

"Il nostro navigatore Jochem Visser (olandese) aveva scaricato le previsioni del tempo, di fatto disponibili a tutti. Ma il vento è cambiato di 180 gradi quando abbiamo raggiunto lo scoglio, e si è dimostrato particolarmente favorevole per una barca della nostra taglia, più che ai grandi yacht". "Dopo il passaggio del Fastnet abbiamo registrato una buona velocità fino alle isole Scilly. Penso ci abbiamo impiegato 10 ore ad una velocità media di 19 nodi, decisamente buona per un 50 piedi di questo tipo. Loki (il R/P60) era davanti a noi al passaggio dello scoglio, ed è una barca più grande, ma siamo riusciti a passarla. Il vento ci è stato davvero favorevole."

"Abbiamo passato lo scoglio con 10, forse 15 nodi di vento. Dopo averlo girato abbiamo issato il nostro spin R7 e continuato. Il vento è cresciuto lentamente dopo la boa di disimpegnno (Pantaenius), e raggiunto i 20 nodi e poi i 35. Alle Isole Scilly abbiamo trovato un mare incredibile, con un vento che proveniva da tutte le direzioni. Una situazione mai vissuta prima nemmeno durante la Rolex Sidney Hobart, o il giro dell'Irlanda o dell'Inghilterra di quest'anno. E' stato davvero difficile poter controllare la barca, con un margine d'errore di soli 15 gradi e un'incredibile onda a buttarti fuori".

"Cam Marshall alla randa" ha continuato O'Rourke "si è dimostrato davvero incredibile. E' andato su è giù per sistemare l'halyard che abbiamo rotto e perso fuori bordo con 30 nodi di vento nel Mare Celtico".

Chieftain ha subito un'altra rottura a bordo prima di chiudere la regata. All'altezza di Lizard il GPS è andato fuori uso. Abbiamo dovuto inviare un DR, tirare fuori le carte nautiche e continuare la navigazione in modo tradizionale. Siamo stati nell'impossibilità di ricevere qualsiasi aggiornamento sulle condizioni meteorologiche, ma fortunatamente la regata ci è stata favorevole".

Subito dopo essere uscita dal cantiere Chieftain è stata trasferita in Australia per la Hamilton Island Race Week, dove ha ottenuto un 5 posto, per poi vincere la Rolex Sydney Hobart Yacht Race nella sua categoria.

Nel 2006 Chieftain ha preso parte a tutte le regate organizzate dal RORC, e vinto la Round England e la Ireland nella sua classe. Durante l'Antigua Sailing Week 2007, lo yacht ha battuto ABN AMRO in handicap time, e si poi è trasferita a Newport, Rhode Island per la transatlantica a inizi di quest'estate.

Tra le barche che hanno tagliato la linea d'arrivo stamani c'era anche il Ker 50 americano Show Lion di Larry Huntington, 18esimo yacht alla finish line.

"E' stata una regata impegnativa" ha commentato Huntington "grandi velocità raggiunte, molta acqua sopra coperta, ma non inaffrontabile. Abbiamo sperimentato di peggio. Una regata di questo tipo è difficile da gestire. Devi cambiare equipaggiamento tutto il tempo. Abbiamo avuto 35 nodi di vento, e un vento teso per molte ore intorno ai 30, ma nulla d'ingestibile o preoccupante. A rotazione abbiamo tenuto la randa a due e talvolta a tre. Passato lo scoglio abbiamo perso la nostra strumentazione di rilevazione del vento in mare, ma veleggiando con lo spinnaker issato, a 24 nodi (massimo della velocità della barca), e al limite del controllo".

Secondo gli ultimi aggiornamenti ricevuti dal sistema OC Tracker alle 13.00 ora locale conducono la classifica provvisoria in tempo compensato: Rambler (USA) in IRC Super Zero; Chieftain (IRL) in IRC SZ Canting Keel in overall; Courrier des Coeur (FRA) in IRC Zero; Scarlet Oyster (GBR) in IRC 1; Foggy Dew (FRA) in IRC 2; Persephone of London (GBR) in IRC 3, e PRB, nella classe Open 60.

Ieri alle ore 13.00 circa 204 yachts su 271 partenti si erano ritirati.

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