Mi sono registrato da pochissimo e voglio riportare su questo forum ciò che ho postato su vskipper.....
Concordo su quanto segnalato sulle "deficienze" di nadeo.... e concordo sul fatto che sia necesario trovare un legale... possibile che non ci siano avvocati che non vadano avela? (sob)


Seguo con attenzione la discussione su questo argomento perché mi trovo pienamente d'accordo con "capitantrinchetto".
A mio parere si dovrebbe procedere nel senso di contestare a tele2 l'inadempienza contrattuale per disparità di trattamento (4.5 Salvo che sia diversamente indicato, di volta in volta, da TELE2, eventuali modifiche apportate da TELE2 alle condizioni generali per la fornitura del servizio di accesso ad Internet con tecnologia ADSL (ivi inclusi i corrispettivi per i servizi) non saranno applicate relativamente ai Clienti che, alla data in cui dette modifiche debbano considerarsi efficaci, abbiano già sottoscritto con TELE2 un contratto avente il medesimo oggetto), per difetto di comunicazione (4.5...Qualora TELE2 modifichi le presenti condizioni generali di contratto, dette modifiche avranno effetto solo dopo 30 giorni dalla data in cui saranno portate a conoscenza del Cliente attraverso i mezzi di informazione e/o, in ogni caso, comunicate unitamente alle fatture o con separato avviso presso il recapito di cui al successivo punto 23. Qualora tali modifiche debbano considerarsi sfavorevoli al Cliente, quest'ultimo avrà la facoltà di recedere con effetto immediato dal presente contratto, senza applicazione di penali, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione delle modifiche medesime effettuata ai sensi del presente articolo)

Tele2 afferma :
"le confermiamo che Tele2 ha iniziato ad applicare dei sistemi automatici inalizzati ad ottimizzare la banda" - ottima cosa, ma non lo può fare a discapito del servizio che fornisce in atto e comunque si è premunita per esonerarsi dalla riduzione della velocità, non del collegamento.
"Questi sistemi in particolare non bloccano ma limitano le connessioni "Peer to Peer" (P2P) in particolari momenti della giornata, quando l'utilizzodella rete è particolarmente intenso (le ore pre-serali e serali).
Falso: i filtri vengono applicati dalle 8 alle 24 e quindi la motivazione (intensità dell'utilizzo della rete) è viziata.

Tele2 afferma: "Desideriamo infatti evitare che il massiccio utilizzo di banda, tipico dei programmi P2P, possa danneggiare chi usa la rete per attività più tradizionali, come ad esempio la navigazione e la consultazione della posta elettronica." Legittimo desiderio ma ciò non può avvenire a discapito del principio di uguaglianza previsto dalla carta dei servizi (Carta dei servizi: (Le attività di Tele2 si ispirano ai criteri di obiettività, giustizia e imparzialità, in base ai quali sono state formulate e devono essere interpretate le clausole delle condizioni generali e delle condizioni specifiche di fornitura dei servizi)
Tele2 eroga i propri servizi ispirandosi al principio di eguaglianza e di pari dignità tra i clienti, prescindendo da differenze di sesso, razza, etnia, lingua, religione e opinioni politiche tra i clienti medesimi e non operando discriminazioni tra le diverse aree geografiche (in cui Tele2 offre i propri servizi) e tra diverse categorie o fasce di clienti.

Ciao Paperofa,

innanzitutto benvenuto su VirtualSailing.

Intervengo per sottolineare un punto che mi sembra non essere stato sufficientemente approfondito. Al di là delle cose che si dichiarano e si scrivono... La realtà è ben diversa e va inquadrata in uno scenario più ampio e ben più vasto.

Da anni va avanti una fortissima pressione messa in atto da case di produzione discografiche e cinematografiche che mirano ad ottenere legislazioni più rigide e durissime contro chi utilizza il file sharing, sino ad arrivare alla tristemente famosa IPRED2 approvata dalla comunità Europea, che riconosceva poteri enormi alle cosiddette Majory che avevano la possibilità di affiancare le forze dell'ordine con proprie strutture investigative (con funzioni consultive) al fine di contrastare la diffusione di materiale coperto da diritto d'autore sul web.
Per saperne di più sull'IPRED2

Ora alle case discografiche e cinematografiche si sono aggiubti importanti software house che stanno esercitando fortissime pressioni, basti ricordare l'episodio del professore russo che ha rischiato la galera per aver installato in classe software Microsoft crackato. Galera che ha evitato grazie agli interventi autorevoli di Gorbaciov cha ha scritto una lettera appassionata a Bill Gates e del presidente della Bulgaria che ha esplicitamente dichiarato che l'esistenza del software non originale aveva di fatto offerto un contributo immenso alla crescita economica del suo paese, che altrimenti non avrebbe mai potuto vivere una fase di sviluppo.

Questo è lo scenario esistente, cui si intrecciata la vicenda Logitech & Peppermint. La ricordo brevemente per chi non la conoscesse... La Peppermint aveva affidato alla Logitech l'individuazione degli indirizzi IP di chi scaricava e condivideva propri contenuti multimediali. Cosa che la Logitech ha fatto individuando in Italia ben 4.000 indirizzi IP, poi con un'azione contro i provider italiani aveva ottenuto i dati per individuare gli utenti che utilizzavano gli IP... Conseguenza erano partite una serie di raccomandate che di fatto chiedevano un risarcimento economico ai destinatari, allo scopo di non rischiare sanzioni più gravi e pesanti se si fosse andati avanti con le azioni legali. In questo caso sono intervenute molte associazioni di consumatori tra cui l'adicons, che di fatto hanno contestato ai provider italiani l'aver fornito i dati personali degli utenti.

Ora di fronte a tutto questo sembra che l'associazione italiana dei provider si trovi ad essere stretta tra due fuochi, da una parte le majory che imputano ai provider di non mettere in atto meccanismi suffientemente efficaci per contrastare il file sharing, dall'altra le esigenze di un'utenza la cui maggioranza usa internet soprattutto per il file sharing.

Vi invito a leggere questo articolo per sapere in parte come si stanno muovendo le cose nel nostro paese.

Che ci fossero dei filtri che in parte limitassero le connessioni P2P si sapeva, tanto è vero che nelle ultime versioni dei principali programmi di files sharing era prevista la possibilità di offuscare la connessione in modo da ingannare i filtri sui pacchetti in download ed upload.

La novità di queste settimane è stata l'implementazione di un nuovo sistema di filtraggio dei pacchetti p2p che di fatto rendono inefficaci l'offuscamento, in quanto bloccano in larga parte le connessioni p2p. Il primo ad utilizzare questo nuovo sistema è appunto Tele2 con i risultati e le conseguenze che ben conosciamo, ma ripeto altri operatori si aggiungeranno a breve... Tra queste c'è anche Tiscali e presto seguirà anche Infostrada. Ora c'è da notare che i primi sono Tele2 e Tiscali, i più piccoli, è quindi logico pensare che si sia deciso di mandarli in avanscoperta per verificare ciò che succederà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi... Per questo è importante riuscire a dare un segnale forte adesso o ci ritroveremo ben presto tutti con gli stessi problemi di accesso al gioco.

In riferimento a Nadeo, molto evidentemente i pacchetti in download e upload utilizzati dal gioco sono molto simili a quelli utilizzati da emule e altri programmi del genere, per cui finiscono coll'essere bloccati dal sistema di filtraggio.

Ciò detto, considerato che, ma questa è la mia opinione, che è abbastanza semplice addossare le responsabilità della pirateria agli utenti, senza mai mettere in discussione le proprie politiche di pricing... È assurdo che un gioco per console debba costare 60 euro circa o che un cd musicale o un film debban costare circa una 20 di euro... Visto e considerati i costi. Senza parlare dei software che arrivano a costare un'enormità.
Questo perché prima la logica era basata su una considerazione molto semplice: È fisiologico che una volta che il mio prodotto avrà una certa diffusione sul mercato, sarà copiato e diffuso in versione craccata, per cui io debbo ricavare il massimo profitto sin dalle prime battute in modo da coprire i costi e ricavare il profitto che mi aspetto...
Ora di fronte ad un sempre maggiore numero di utenti che si connettono con connessioni veloci, questa logica non funziona ed è sempre più diffcile riuscire a coprire i costi.
Ecco allora che la strada più semplice è cercare di far pressione sugli stati e sui legislatori perché siano applicate sanzioni e pene severissime. Basti considerare che oggi chi viene beccato a vendere cd o dvd piratati, rischia molto più di un ladro o di un truffatore, per non dire di più. Senza considerare il fatto che sulla base di questo principio si sono consentite delle assurdità, come il dover pagare una tassa alla SIAE anche sui supporti vergini (anche se su dvd e cd si fa il backup di propri dati, grazie ad Urbani, si paga la SIAE!!!)...

Già, questa è la strada che si è scelta, invece si poteva mettere in atto una politica di pricing diversa... Già perchè se io ora vendo 50.000 copie del mio gioco a 60 euro, molto probabilmente ne venderei 1.000.000 se lo vendessi a 15 euro... Lo stesso dicasi dei programmi, lo stesso discorso vale per i cd musicali e per i film... Anche perché avere un gioco originale significa avere un manuale, avere l'assistenza e gli aggiornamenti, un valore aggiunto, che se rapportato ad un prezzo giusto ed equo, cui nessuno rinuncerebbe. Ma chi rinuncerebbe mai al profitto? Chi lo farebbe sapendo che ha dalla sua parte la complicità dei legislatori ed ora anche dei provider?

La morale? beh, io credo che sia arrivato il momento di dire basta a tutto questo... Cominciare a dare un messaggio forte ed inequivocabile a case discografiche, a cantanti e musicisti, alle case di produzione cinematografiche, ad attori e registi, alle software house... Cominciare a dire i vostri prodotti non sono indispensabili e se continuate a farci la guerra, beh noi cominciamo ad ignorarvi e in questo sapremo annientarvi. In questo, non comprare cd musicali a o andare ai concerti di artisti e cantanti o con etichette, che sono tra le più attive nella lotta al file sharing... non andare al cinema soprattutto se prodotti e distribuiti da chi vorrebbe la sedia elettrica per chi utilizza il file sharing... Utilizzare invece dei programmi sotto licenza, software e sistemi operativi freeware o Open Source (tra l'altro molti di questi sono addirittura migliori di quelli commerciali, vedi ad esempio Blender)... E nel caso dei provider, risolvere il contratto nel momento in cui limitano le nostre connessioni.

Mi scuso se sono stato estremamente logorroico, ma l'argomento del post meritava un certo approfondimento delle singole tematiche.
RedHunter

"sei un gran bel testa di casso Reddone", ma proprio tanto!! E questo è il più grande complimento che da amico sincero potessi farti: complimenti sul serio, hai perfettamente ragione e trovi in me un alleato certo! Hai detto quello che io negli anni novanta dissi ai signori Corel Canada quando iniziai l'avventura italiana di CorelDRAW! Certo, i tempi sono cambiati e per molti versi sono purtroppo peggiorati, ma una delle strade più severe percorribili è quella che dici tu. Facciamolo in tanti e seguiamo pure le strade di protesta nei confronti di Tele2 e degli altri provider e con Nadeo nel nostro piccolo (come da lettera che ho inviato loro e che posto in discussione a parte).

Paperofa, grazie: sei stato chiarissimo e di grande aiuto!

Grazie Velapiano per l'apprezzamento..... ho inviato una mail a striscia la notizia, report e mi manda rai3 (per grillo ho qualche remora)utilizzando la parafrasi della tua mail e inserendo sintetiche mie osservazioni, così come sotto riportato. Speriamo che....il vento cambi a favore...
......aspetto la mezzanotte per mollare gli ormeggi....
ciao a tutti
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Voglio segnalare il comportamento della società Tele2 presso la quale ho sottoscritto un contratto per il servizio ADSL necessario per la navigazione in internet.
La società – senza alcuna comunicazione come previsto nelle condizioni contrattuali e nella carta dei servizi –dal 21 novembre u.s. ha, di fatto, ridotto la possibilità sulle connessioni p2p del 66%. Tele2 stessa ha ammesso di essere intervenuta con il blocco del blocco nelle connessioni p2p motivando tale azione con l’affermazione: "Desideriamo infatti evitare che il massiccio utilizzo di banda, tipico dei programmi P2P, possa danneggiare chi usa la rete per attività più tradizionali, come ad esempio la navigazione e la consultazione della posta elettronica."
Se la finalità di tele2 può essere apprezzata, non è accettabile che ciò avvenga in spregio al principio di uguale trattamento: dalla carta dei servizi “Tele2 eroga i propri servizi ispirandosi al principio di eguaglianza e di pari dignità tra i clienti”.
Tele2 afferma inoltre “Questi sistemi in particolare non bloccano ma limitano le connessioni "Peer to Peer" (P2P) in particolari momenti della giornata, quando l'utilizzo della rete è particolarmente intenso (le ore pre-serali e serali). La realtà è che lo sta facendo dalle ore 08.00 alle ore 24.00 in maniera massiccia oltre a rallentare anche connessioni multiple TCP/IP. Una limitazione di questo tipo non può essere definita se non come variazione del contratto stipulato e quindi tele2 disattende la previsione di cui all’art 11: 4.5 Salvo che sia diversamente indicato, di volta in volta, da TELE2, eventuali modifiche apportate da TELE2 alle condizioni generali per la fornitura del servizio di accesso ad Internet con tecnologia ADSL (ivi inclusi i corrispettivi per i servizi) non saranno applicate relativamente ai Clienti che, alla data in cui dette modifiche debbano considerarsi efficaci, abbiano già sottoscritto con TELE2 un contratto avente il medesimo oggetto

Si è di fronte,a mio parere, di una inadempienza per disparità di trattamento; Il file sharing è solo uno dei fenomeni del p2p e non significa obbligatoriamente pirateria né lo scambio di contenuti fra vari utenti significa distribuzione illegale di software piratato.
Per gli utenti onesti ma significa passarsi file per lavoro, per studio e per motivi ludici ; infatti la gran parte dei giochi on-line utilizza il p2p per scambiare dati con timeout dei server se questi non arrivano in tempo utile. Applicare dei filtri porta al risultato che alcuni giochi e simulazioni online multiplayer sono di fatto bloccati.
Ora sarà anche un argomento frivolo il gioco online, per carità, ma va di fatto che il comportamento di Tele2 lede i principi fondamentali della libertà di espressione dell'individuo e nel caso specifico di Tele2, questa compagnia ha arbitrariamente ed unilateralmente applicato una discriminazione lesiva nei confronti della propria utenza.

SE SI CONSENTE A TELE2 QUESTO COMPORTAMENTO, SE ALTRI OPERATORI FARANNO LO STESSO,SE LE ISTITUZIONI E GLI ORGANI PREPOSTI TACCIONO, SE LE MULTINAZIONALI DEL SETTORE SGHIGNAZZANO, CHI HA PERDUTO SIAMO TUTTI NOI UTENTI.

....dimenticavo....grazie per la nomina a sottocapo.... ho saltato un livello......farò una rapida carriera?
)))

Grazie Paperofa per il tuo ottimo contributo. Trovo chiaro e preciso il testo e la spegazione, io purtroppo non mi intendo di leggi e regolamenti, ma sui principi ho ereditato una grossa esperienza.
Farei un riassunto di quanto accaduto negli ultimi 10 giorni:

1) Il 21 novembre si presentano problemi di connessione, qualcosa non va ma non si capisce cosa.

2) Il 22 novembre ancora problemi, qualcuno disinstalla il gioco poi lo reinstalla, altri formattano l'hard disck, altri ancora cambiano il modem, altri ancora il PC, ecc. (Vela li ha tentati tutti)

3) Il 23 novembre al VCUP ci accorgiamo che tutti i giocatori che non sono riusciti ad entrare nelle regate sono utenti Tele2.

4) Il 24 novembre comincia a concretizzarsi la certezza che il problema viene da Tele2, partono le prime disdette. Faccio la prima telefonata a Tele2 dove mi garantiscono che tutto funziona regolarmente. Faccio una segnalazione guasti attraverso il sito Tele2internet. Escono i primi post contro Tele2.

5) Da questo momento inizia un piccolo fermento ma nessuno sa esattamente cosa fare. Partono alcune azioni personali ed isolate.

6) Il 26 novembre proviamo a coordinarci per mettere in moto una azione comune.

7) Il 27 novembre arriva la risposta alla mia segnalazione guasti che conferma l'utilizzo di un sistema automatico per bloccare il peer-to-peer nelle sole ore preserali e serali.

8) Il 28 novembre faccio un tentativo di aprire un forum sul sito di Tele2 per far si che leggano le nostre proteste, considerato che Tele2 non ha un indirizzo email con conseguente impossibilità a comunicare se non per segnalare guasti.

9) Cominciano a partire i primi messaggi ai media. Con la speranza che qualcuno intervenga. Nel frattempo, buona parte degli utenti colpiti scompare.

10) Il 30 novembre decido di ritelefonare a Tele2 e chiedere dell'amministrazione. Mi risponde l'operatrice 32044 che dichiara di essere dell'amministrazione. Le sue risposte, nonostante la mia gentilezza nel chiedere la rescissione del contratto, sono arroganti e quasi mi ride in faccia quando nomino Virtual Skipper. Mi saluta e mi chiude il telefono in faccia.

Convinto di tentare di risolvere il problema direttamente con Tele2 ho inviato tramite la segnalazione guasti un messaggio che, se recepito, può essere un'ancora di salvezza (ma non ci spero).

La sostanza di tutto ciò è questa: Tele2 ha apportato una variazione alla fornitura dei servizi non prevista al momento della stipula dei contratti e senza preavviso, per giunta me lo ha comunicato solo dietro sollecitazione. Ho provveduto io a pubblicizzarlo, ma loro non hanno ancora fatto nessun comunicato ufficiale.

Di fatto hanno ridotto di gran lunga le mie (NOSTRE) possibilità di utilizzo dell'ADSL e pretendono che tutto sia regolare.
Il paradosso è che con una semplice connessione analogica a 56Kb/s si riesce a giocare, male (laggando) ma si riesce a giocare. CON L'ADSL DI TELE2 NO!!!!!
E' o non è una truffa?

uffa! che mondo di merda, anzi che gente di merda... ed io che mi ero ritirato in campagna per diminuire questa influenza, ahahahaha che tonno che sono!

Ora come avete scritto e riassunto, se Tele2 come probabile se ne infischierà, possiamo solo attendere e sperare che come al solito l'Italia sia condannata alla corte europea... perchè ho tanto sentore che sta cosa stia accadendo solo in italia...

Ciao a tutti, ho - di mia iniziativa, fatto un piccolo collage ed ho inviato un quesito a http://www.civile.it/internet/consulenza.php, un sito di consulenze che sembra esperto in diritto di internet. Speriamo che rispondano dando pubblicità all'argomento.
Riporto il testo:
POggetto: accesso ad internet limitato dalle 08 alle 24 da parte di tele2
Questa che viene sotto descritta è la situazione in cui io e molti come me, utenti di tele2 per internet, si sono trovati recentemente.
Fatti:

1) Il 21 novembre si presentano problemi di connessione, qualcosa non va ma non si capisce cosa.

2) Il 22 novembre ancora problemi, qualcuno disinstalla il gioco poi lo reinstalla, altri formattano l'hard disck, altri ancora cambiano il modem, altri ancora il PC, ecc.

3) Il 23 novembre al VCUP ci accorgiamo che tutti i giocatori che non sono riusciti ad entrare nelle regate sono utenti Tele2.

4) Il 24 novembre comincia a concretizzarsi la certezza che il problema viene da Tele2, partono le prime disdette. Da tele2 garantiscono che tutto funziona regolarmente. Faccio una segnalazione guasti attraverso il sito Tele2internet. Escono i primi post contro Tele2.

5) Da questo momento inizia un piccolo fermento ma nessuno sa esattamente cosa fare. Partono alcune azioni personali ed isolate.

6) Il 26 novembre proviamo a coordinarci per mettere in moto una azione comune.

7) Il 27 novembre arriva la risposta di tele2 che che conferma l'utilizzo di un sistema automatico per bloccare il peer-to-peer nelle sole ore preserali e serali (ma nella realtà il blocco è attivo dalle 08 alle 24).

8) Il 28 novembre viene fatto un tentativo di aprire un forum sul sito di Tele2 per far si che leggano le nostre proteste, considerato che Tele2 non ha un indirizzo email con conseguente impossibilità a comunicare se non per segnalare guasti.

9) Cominciano a partire i primi messaggi ai media. Con la speranza che qualcuno intervenga. Nel frattempo, buona parte degli utenti colpiti scompare.

10) Il 30 novembre un utente decide di ritelefonare a Tele2 e chiedere dell'amministrazione. Risponde l'operatrice 32044 che dichiara di essere dell'amministrazione. Le sue risposte, nonostante la gentilezza nel chiedere la rescissione del contratto, sono arroganti e quasi ride in faccia quando viene nominato il gioco Virtual Skipper.Saluta e chiude il telefono in faccia.

La sostanza di tutto ciò è questa: Tele2 ha apportato una variazione alla fornitura dei servizi non prevista al momento della stipula dei contratti e senza preavviso, per giunta lo ha comunicato solo dietro sollecitazione (ancora nessun lorocomunicato ufficiale).

Di fatto hanno ridotto di gran lunga le mie (NOSTRE) possibilità di utilizzo dell'ADSL e pretendono che tutto sia regolare.
Il paradosso è che con una semplice connessione analogica a 56Kb/s si riesce a giocare, male (laggando) ma si riesce a giocare. CON L'ADSL DI TELE2 NO!!!!!

Considerazioni:
La società – senza alcuna comunicazione come previsto nelle condizioni contrattuali e nella carta dei servizi –dal 21 novembre u.s. ha, di fatto, ridotto la possibilità sulle connessioni p2p del 66%. Tele2 stessa ha ammesso di essere intervenuta con il blocco del blocco nelle connessioni p2p motivando tale azione con l’affermazione: "Desideriamo infatti evitare che il massiccio utilizzo di banda, tipico dei programmi P2P, possa danneggiare chi usa la rete per attività più tradizionali, come ad esempio la navigazione e la consultazione della posta elettronica."
Se la finalità di tele2 può essere apprezzata, non è accettabile che ciò avvenga in spregio al principio di uguale trattamento: dalla carta dei servizi “Tele2 eroga i propri servizi ispirandosi al principio di eguaglianza e di pari dignità tra i clienti”.
Tele2 afferma inoltre “Questi sistemi in particolare non bloccano ma limitano le connessioni "Peer to Peer" (P2P) in particolari momenti della giornata, quando l'utilizzo della rete è particolarmente intenso (le ore pre-serali e serali). La realtà è che lo sta facendo dalle ore 08.00 alle ore 24.00 in maniera massiccia oltre a rallentare anche connessioni multiple TCP/IP. Una limitazione di questo tipo non può essere definita se non come variazione del contratto stipulato e quindi tele2 disattende la previsione di cui all’art 11 ( 4.5 Salvo che sia diversamente indicato, di volta in volta, da TELE2, eventuali modifiche apportate da TELE2 alle condizioni generali per la fornitura del servizio di accesso ad Internet con tecnologia ADSL (ivi inclusi i corrispettivi per i servizi) non saranno applicate relativamente ai Clienti che, alla data in cui dette modifiche debbano considerarsi efficaci, abbiano già sottoscritto con TELE2 un contratto avente il medesimo oggetto)

Si è di fronte,a mio parere, di una inadempienza per disparità di trattamento; Il file sharing è solo uno dei fenomeni del p2p e non significa obbligatoriamente pirateria né lo scambio di contenuti fra vari utenti significa distribuzione illegale di software piratato.
Per gli utenti onesti ma significa passarsi file per lavoro, per studio e per motivi ludici ; infatti la gran parte dei giochi on-line utilizza il p2p per scambiare dati con timeout dei server se questi non arrivano in tempo utile. Applicare dei filtri porta al risultato che alcuni giochi e simulazioni online multiplayer sono di fatto bloccati.
Ora sarà anche un argomento frivolo il gioco online, per carità, ma va di fatto che il comportamento di Tele2 lede i principi fondamentali della libertà di espressione dell'individuo e nel caso specifico di Tele2, questa compagnia ha arbitrariamente ed unilateralmente applicato una discriminazione lesiva nei confronti della propria utenza.

SE SI CONSENTE A TELE2 QUESTO COMPORTAMENTO, SE ALTRI OPERATORI FARANNO LO STESSO,SE LE ISTITUZIONI E GLI ORGANI PREPOSTI TACCIONO, SE LE MULTINAZIONALI DEL SETTORE SGHIGNAZZANO, CHI HA PERDUTO SIAMO TUTTI NOI UTENTI.

Hai ragione Vela, sta succedendo solo in Italia... I francesi hanno trovato un'altra strada (anche se per nulla condivisibile).

La responsabilità delle violazioni verrà attribuita al detentore della connessione sulla quale questi abusi saranno compiuti e il tutto sarà gestito da una Authority specializzata, "sottoposta al controllo di un magistrato, per garantire diritti e libertà individuali". Il giochino funzionerà così: il detentore del diritto d'autore trasmette all'Autorità la segnalazione di una violazione di cui è venuto a conoscenza. A quel punto l'Authority invierà all'utente (il cui nome è associato all'IP individuato come "abusivo") un messaggio di avvertimento grazie alla collaborazione dei provider. Questi ultimi, pur chiedendo una compensazione per questo lavoro extra, sono disponibili a fare da tramite.

In caso di recidiva, se cioè lo stesso utente venisse sorpreso con le mani nel sacco una seconda e poi una terza volta, l'Autorità potrà chiedere l'imposizione di sanzioni all'utente, sanzioni che possono contemplare tutto quello che va dalla sospensione dell'accesso ad Internet fino alla chiusura dell'abbonamento di accesso.

Chi pensasse a quel punto di cambiare provider si troverebbe a mal partito. È infatti prevista la realizzazione di una lista nazionale dei pirati, ossia di quegli utenti i cui abbonamenti siano stati terminati in base a questo provvedimento,

Questa la strada francese, che piacerebbe anche ai provider italiani...

Purtroppo, nell'ambiente informatico, si sapeva che l'IPRED2 avrebbe rappresentato un vero e proprio terremoto che avrebbe di fatto finito col limitare in modo assolutamente iniquo le libertà individuali di tutti gli utenti, riconoscendo un potere sproporzionato alle major in difesa comunque dei propri interessi individuali e aziendali.

Questo è il quadro attuale ed è assolutamente disperante... Personalmente continuo ad essere convinto che l'unica strada è colpire le major nel profitto, facendogli capire che se loro continuano a perseguire questa ingiusta criminalizzazione dell'utenza, la stessa potrebbe decidere di non acquistare il loro prodotti e neanche di usarli crackati o piratat.

Con questo uno non vuol difendere la pirateria informatica, che è comunque illegale, ma neanche poi è giusto che vengano violate le libertà individuali o i diritti fondamentali delle persone, tra cui il rispetto alla tutela della propria privacy, per difendere gli interessi commerciali di una sola parte.

Qualcosa di assurdo, di iniquo e di assolutamente ingiusto.
Urliamo il nostro basta e mandiamo al diavolo le aziende che sono maggiormente accanite e attive nella lotta al file sharing, così come tutti quegli artisti che fanno lo stesso.
Non compriamo i loro prodotti, non compriamo i loro dischi e disertiamo i loro spettacoli e i lori concerti... In questo condanniamoli all'oblio.

Un abbraccio
RedHunter

Citazione:

EHEHEH, io invece sono stato degradato, da Capitano di Lungo Corso mi ritrovo Guardiamarina.

Scherzi a parte, sono grato a paperofa per le comunicazioni, se serve posso fornire i miei dati perchè tu possa dimostrare che ci sono altri con gli stessi problemi e che condivfidono la tua protesta.

Sono anche d'accordo con Umberto in tutto e per tutto, ma saremo solo una goccia nell'oceano ad attuare questa forma di protesta. Purtroppo è una pessima abitudine degli italiani di disinteressarsi dei problemi fin quando non vengono toccati direttamente ed in quest'ultimo caso è frequente il ricorso alla famosa frase di Totò: ARMIAMOCI E PARTITE!