Ricordo che tanto tampo fa ero stato nominato avvocato difensore della mucca.......... tema del contendere i suoi difetti e le virtù..........
Fino a quando qualcuno non mi aiuterà a postare filmati non potrò entrare in aula e presentare le mie memorie difensive al Giudice.
L'insistenza dell'argomento, esaminato sotto tutti i profili, mi ha indotto a buttar giù una memoria letteraria, eccovi duenque il mio
MUCCARIO - Capitolo 1°
LINGUISTICA
Cows also 'have regional accents'
Cows have regional accents like humans, language specialists have suggested.
They decided to examine the issue after dairy farmers noticed their cows had slightly different moos, depending on which herd they came from.
John Wells, Professor of Phonetics at the University of London, said regional twangs had been seen before in birds.
The farmers in Somerset who noticed the phenomenon said it may have been the result of the close bond between them and their animals.
Farmer Lloyd Green, from Glastonbury, said: "I spend a lot of time with my ones and they definitely moo with a Somerset drawl.
"I've spoken to the other farmers in the West Country group and they have noticed a similar development in their own herds.
"It works the same as with dogs - the closer a farmer's bond is with his animals, the easier it is for them to pick up his accent."
Prof Wells felt the accents could result from their contemporaries.
He said: "This phenomenon is well attested in birds. You find distinct chirping accents in the same species around the country.
"This could also be true of cows.
"In small populations such as herds you would encounter identifiable dialectical variations which are most affected by the immediate peer group."
Dr Jeanine Treffers-Daller, reader in linguistics at the University of the West of England in Bristol, agreed that the accent could be influenced by relatives.
She said: "When we are learning to speak, we adopt a local variety of language spoken by our parents, so the same could be said about the variation in the West Country cow moo."
SINONIMI E CONTRARI
Sparpagliavacche-Accumulatori
LUCI ROSSE (o match race)
Lui: "Quando vedo rosso divento un gran toro!". Lei: "Anch'io quando vedo rosso divento un gran vacca!"
SCUOLA
tema in classe : " La mucca "
(comparso su un quotidiano più di 30 anni fa: sembra davvero di essere in un'altra epoca... )
La bestia che mi piace di più è la mucca. Perché? Perché sì. Perché è la sorgente del latte e a me piace tanto il cioccolato al latte.
Descrizione della mucca: E' un grosso animale di vari colori che si divide in sei parti, davanti, di dietro, di sopra, di sotto, fianco destro e fianco sinistro. La parte davanti è munita di una bocca che mastica sempre come se avesse la cicca americana, di due occhi che guardano uno a destra e l'altro a sinistra, di due corna che il macellaio adopera per mettere sul banco e portare fortuna ai clienti, e di una campana appesa al collo per avvisare i passanti a scansarsi quando passa la mucca per non essere investiti. La parte centrale comprende il di sopra e il di sotto, il fianco destro e i fianco sinistro; i fianchi e la parte di sopra sono poco interessanti, salvo per le macchie variopinte che sembrano una carta geografica d'Italia.
La parte di sotto invece è molto interessante perché lì pende il magazzino del latte che è munito di comodi aggeggi per mungere. Io non so come faccia la mucca a fabbricare quel latte dato che che lei di latte non ne mangia mai e mangia soltanto erba. Io una volta ho provato a mangiare erba, ma invece di fare latte, la mia mamma mi ha dato l'olio di ricino: però la mucca lo fa. E per questo più che per altro è tanto simpatica. Quando una mucca non fa il latte si chiama bue.
La parte di dietro è piuttosto sconvolta e poco interessante, salvo che per la coda che è una specie di bastone flessibile munito di un pennello. La mucca agita questo pennello specialmente d'estate per impedire che le mosche cadano nel latte. Quando ha fame la mucca muggisce. Quando ha molta fame e ha poco da mangiare mastica per giornate intere quello che ha per farlo durare di più.
LETTERATURA
"Alla mucca
T’amavo
femmina dolce
d’un pio bove,
ruminante di verde bava,
di un cibo senza imbroglio,
lupinella e trifoglio.
Poi, l’Homo Sapiens decise,
per i vili denari,
di farti mangiare
i tuoi familiari.
Ti macinò il padre,
gli zii, la cugina,
ne fece farina
e intimò:
"Mangia, Rosmunda
il cranio dei tuoi cari!"
Offesa senza pari.
Oh, dolce Ofelia,
ti fu tremenda l’onta.
Ormai più nulla conta.
Ti si alterò la razza.
Ora,
sei solo pazza.
Miriam Ferni Casalini"