Nella Libera Repubblica delle Banane è tempo di elezioni. Gli esperti in comunicazione, specializzati nella gestione delle campagne elettorali, sono da tempo al lavoro, si aspettano un'aspra battaglia fatte di dichiarazioni roventi, pagine di giornale infuocate e manifesti, tanti manifesti.... Poi ci sono loro i candidati, prima di buttarsi nella bagarre della campagna, hanno affrontato la propria preparazione, ognuno suo modo, cercando di trovare così le energie necessarie ad arrivare in piena forma al momento in cui aperte le urne si saprà chi sarà il vincitore.... Quattro personaggi, con le loro storie, le loro emozioni, i propri sentimenti e le proprie angoscie... Ognuno di loro si prepara, sapendo che sarà dura... durissima... ma è tempo di lavorare, è tempo di mettersi in gioco... Non sarà semplice mentire, sapendo di mentire, non sarà semplice sorridere a tutti e pensare ma chi diavolo sono questi, che vogliono... Non sarà semplice, ma si deve fare... È necessario per il bene del paese... Già perché ognuno di loro sente di essere l'unto del signore, l'uomo giusto al momento giusto, quello la cui missione è salvarci dagli altri tre che rappresentano il male peggiore per il paese...
Il sole è sorto da tempo... lungo i viali alberati di una splendida villa, passeggia uno dei nostri amici, circondato da veline, troniste show-girls e attricette... Tutte donne bellissime, tutte donne straordinarie, con loro si sente un gigante, con loro la vita sembra essere un paradiso tropicale fatto di conti off-shore, soldi che transitano, passano e scompaiono nelle pieghe dei conteggi... Un paradiso di sole, spiaggia e mare... Con loro è bello sentirsi più giovane e vivo...
«Cara... - sussurra - io la vedrei bene come ministro nel mio governo... è una bella donna, una donna intelligente... e poi sarebbe più comodo vederci, sa senza di lei sarei così solo, soprattutto la notte»... «Ma... in effetti, mia cara, anche lei... non è male... È proprio una bella gn.... insomma è proprio intelligente... facciamo così, lei per i giorni pari e lei per i giorni dispari e tutte e due nel mio governo.... Certo bisogna vincere, ma i sondaggi dicono che siamo avanti di 100 punti... tutti gli altri non esistono... ci siamo solo noi... Però ora ci vuole un ministro per il sabato notte e una per la domenica... sa lo faccio per voi care... non voglio che vi affatichiate troppo»...«A proposito - sobbalza - Pasquale sono arrivate le pasticche di Viagra e Cialis?».
La nostra telecamera si alza in volo, sorvola il mediterraneo, velocissima come una saetta, passa veloce sul colosseo, sull'altare della patria, sul Campidoglio, sull'Olimpico, per fermarsi irriverente nelle finestre di un oscuro loft capitolino... Nella penombra, si intravede una testolina argentata, di fronte un maxischermo 62 pollici che trasmette immagini in bianco e nero... Un faccione enorme sullo schermo sorride, saluta la gente, parla con le persone in strada, stringe mani... Ad un certo punto, si avverte un movimento sulla destra... arriva una collaboratrice... «scusa Dabloiù, ma ci sarebbero da guardare quei manifesti...». «Manifesti? Ora stavo studiando i discorsi... allora portami il divvuddì intitolato JFK-Poster, che mi do una ripassata, comunque quante volte devo dirlo che bisogna rispettare le scalette... lo storyboard... Così non faccio in tempo a studiare...» «Ma Dabloiù, ho controllato nello Storyboard c'erano i manifesti... non i discorsi...».«Ah... Si vede che è passato di nuovo Tonino che ha perquisito le carte e non le ha rimesse in ordine... e va beh... pazienza, ero arrivato quasi a Dallas... Lo sai che è il punto che mi piace di più... Comunque, portami il divvudì, studio un po' e arrivo subito»....
Intanto sul Po... Un uomo è immerso nelle acque del fiume in meditazione... È circondato da strane schiume, pesci morti, strani "siluri"... Con lui un ometto baffuto e un tizio paffutello... «Bisogna darsi da fare - dice l'omino immerso nelle acque - È il dio Po che ce lo impone... Quì ci sono troppi stranieri, troppi meridionali... inquinano, inquinano... Arrivano da tutte le città, Modena, Parma, Firenze e ci tolgono lo spazio... Poi quando arrivano gli africani da Napoli, Palermo o dalla Calabria è ancora peggio... Poi ci sono gli extra-comunitari, ma almeno quelli lavorano quasi aggratis.. questi invece pretendono di essere pagati». «Hai ragione Bob... sono tanti... - dice il signore baffuto - ma che dobbiamo fare?» «Cos'è sta roba? Che fare? Bisogna purificarsi... bevete con me le acque del nostro signore Po... Bevete con me...» «Ma Bob... non è che ci fa male?» «Il nostro signore Po non fa male... ci purifica... bevete o siete anche voi traditori...». «Dobbiamo lavorare per il programma...» «Quale programma? Bastano due righe tutto quello che viene da sotto il Po fa schifo e se ne deve tornare a casa sua. Questo è il programma... non basta?». I due ometti si guardano indecisi e timidamente sussurrano... sì dovrebbe bastare....
Roma... All'interno di un elegante ufficio, Pieffe si specchia compiaciuto... pensa, certo che sono proprio bello... potevo fare l'attore in Biutifuul, ma il bene del paese prima di ogni cosa... prima di ogni cosa... «Richiamami Silvius...»... «Silviolino... amico mio.... caro mio.... dai prendici con te... saremo buoni... ti prometto che saremo buonissimi... Ti porterò il caffè a casa tutti i giorni... ci metto anche un bel bicchiere di acqua minerale e tanti bei pasticcini... su dai... non fare così... Ma non è vero... Giuro che non do fastidio alle ministre... Insomma Silvius, se non ci prendi con te, corriamo da soli.... Ma oltre alla colazione, ti porto anche la cena, ti metto le scarpe e te le tolgo... Ti faccio da autista... Non ci vuoi? E va bene... Comunque noi non ti vogliamo... Non ci mettiamo con quelli come te... Non ci sei mai piaciuto... Peccato... ci stavi ripensando? No, ma noi ti amiamo, ti adoriamo, sei il nostro faro... Non ci vuoi? E allora ci fai schifo....». La comunicazione si è interrotta... «Silvius? Silvius?» Tuuu Tuuuu Tuuuu Tuuu... «Allora ci pensiamo, te lo prometto ci pensiamo, va bene ciaooo» Tuuuu Tuuu Tuuu Tuuu. «Che dice? - chiede un collaboratore - Siamo in coalizzione? Corriamo insieme?» «Beh... ad essere sincero... insomma... non saprei...». «Insomma, che ha detto?». «Beh... che dire... ha attaccato...». Si guarda allo specchio... «comunque questa rughetta, decisamente, mi dona... che ne pensi?»...
Intanto, comincia il lavoro sui programmi elettorali. Gli esperti si mettono al lavoro e fanno ricerche su Internet... Ma già il sole tramonta sulla Repubblica delle Banane, lasciamoli lavorare, domani racconteremo un altro giorno.... |