Italiansolochallenge, la campagna oceanica dello skipper Luca Mattei

Data 4/11/2007 16:37:17 | Categoria: La vela nella realtà

Luca MatteiItaliansolochallenge è il nome della campagna oceanica dello skipper Luca Mattei.

Luca è stato invitato a Barcellona per presenziare alla partenza della Barcelona World Race e per visitare il Salone Nautico, dove promuoverà la sua campagna oceanica chiamata Italiansolochallenge.

Italiansolochallenge si concluderà con la partecipazione alla Velux 5 Oceans, la più lunga gara sportiva esistente (30 000 miglia nautiche, circa 60000 kilometri), il giro del Mondo il solitario a tappe.

E’ appena partita la campagna stampa sulla sua presenza in Spagna, e venerdì Luca è stato intervistato dalla rivista Top Barcos.

Luca sarà probabilmente l’unico italiano a partecipare a questo giro del Mondo, e certa di farvi cosa gradita vi allego il comunicato stampa sul suo invito a Barcellona.

Luca Mattei è uno dei 4 skipper italiani riconosciuti dall’Imoca dal 2002 (International Monohull Open Class Association. Ha al suo attivo 60000 miglia di navigazione come Skipper.


Una promessa italiana a Barcellona

“Per me è molto importante essere a Barcellona per poter visitare il Salone Nautico e soprattutto per poter incontrare e salutare gli amici e colleghi che partiranno l’11 Novembre per la Barcelona World Race, una regata unica nel suo genere, il giro del Mondo in doppio non stop. Poi non è da sottovalutare l’importanza di questi eventi per poter fare pubbliche relazioni per il mio progetto”

Queste sono le parole di Luca Mattei “il giovane talento della vela in solitario” secondo la rivista FareVela.

Luca è stato invitato a Barcellona per promuovere la sua campagna oceanica chiamata Italiansolochallenge, una serie di regate in equipaggio, in doppio e in solitario che porteranno Luca sulla linea di partenza della prossima edizione della Velux 5 Oceans, il giro del mondo in solitario di 30.000 miglia.(circa 60000 chilometri).

Correrà questa regata su un prototipo di 60 piedi “una vibrante tavola da surf di 18 metri!”, come Luca chiama la barca del suo progetto.

Quando è stata la tua prima volta in barca?

Durante una vacanza, quando avevo 6 anni. I miei genitori hanno insistito per farmi provare un corso di vela, e da allora è scoppiato un amore incondizionato. Luca correre in solitario intorno al Mondo è una tra le più dure e più rischiose discipline dello sport.

Perché vuoi farlo?

L’Oceano è un sogno che ho da quando ero piccolo. Quando leggevo le riviste di vela durante le lezioni in classe. Ho puntato tutto su questo progetto, c’è tutta la mia vita sopra; e vi assicuro il prezzo da pagare, a livello affettivo, spesso è molto alto. Fortunatamente credo molto in quello che faccio e vado avanti a testa bassa, ben conscio che il punto più difficile non sarà girare il Polo Sud in solitario, ma trovare le sponsorizzazioni per partire. Scusa, ma quando pensi che circa 15000 è il numero delle persone che hanno scalato l’Everest e solo 163 quelle che hanno fatto il giro del Mondo in solitario,un terzo di quelle che sono state nello spazio, non senti una vocina da dentro che ti dice “Fallo ragazzo, fallo!”?

Un evento che ti ha cambiato la vita?

Nel Febbraio 2003 navigando nel canale della Manica durante una dura burrasca, ma non amo parlarne.

Qual è il tuo segreto?

Non mollo mai! Mai… Vado avanti contro le difficoltà, in mare come nella vita. Quando sei abituato a prendere schiaffi dal mare, quelli che prendi a terra sembrano niente... Il mare è una vera scuola di vita.

Il tuo più grande successo?

Il mio più grande successo si chiama Mariagiulia, è una ragazza disabile a cui ho avuto la fortuna di fare un corso di vela. A maggio 2007 ha vinto la sua prima regata a bordo di un Marteen 16, una barca speciale.

Puoi pensare ad un successo maggiore?

Spero, tramite il mio lavoro, di poter aiutare Mariagiulia e altri giovani a seguire la loro passione per il mare. E’ importantissimo non dimenticarsi dei giovani. In Italia non abbiamo la cultura del mare, e andando avanti così, rischiamo di perdere tutte le tradizioni legate al mare e alla marineria. Darò tutto il mio impegno per realizzare l’”Italiansolochallenge Educational Program” per parlare nelle scuole di mare, natura, storia tecnologia e tutte quelle materie che possono essere collegate ad una barca che fa il giro del mondo.

Il mare come scuola di vita, un grande sogno da seguire e una forte determinazione. Questo, in poche parole, è ciò che Luca “Hold Fast” Mattei dice di se. Uno skipper navigato che potrà dare molto alla vela oceanica italiana.


Patrizia Moisè
Ufficio Stampa Italiansolochallenge




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