In-Port race a Singapore per la Volvo Ocean Race

Nella giornata che richiedeva flessibilità e riflessi pronti, Ericsson 4 dell’Ericsson Racing Team con un primo ed un secondo posto, si è aggiudicato la In-Port regata della Volvo Ocean Race di Singapore.

Lo skipper brasiliano di Ericsson 4, Torben Grael, ha mantenuto la seconda posizione per tutto la durata della prima regata e conquistando il primo posto nella seconda per garantirsi la vittoria finale di giornata. Il leader della classifica generale con 39 punti incrementa il suo vantaggio sugli avversari, distanziando di 5,5 lunghezze il secondo.

“Non potrei essere più contento, è stata una settimana difficile per noi”, ha detto Grael, vincitore di 5 medaglie olimpiche. “Non ci siamo allenati abbastanza nelle in port race dopo la prova disputata in Spagna. La direzione del vento era instabile, le posizioni non erano mai sicure. Era molto impegnativo per l’equipaggio.”

I compagni di squadra di Ericsson 4 a bordo del loro Ericsson 3 hanno avuto una giornata più difficile.

Ericsson 3, temporaneamente al comando dello skipper Magnus Olsson, nella partenza della prima regata è stato ostacolato dagli avversari ed è rimasto incastrato in boa (parte favorita), questo è stato il culmine della loro giornata.

Ericsson 3 ha concluso quinto e sesto nelle due prove, conquistando una sesta piazza di giornata, riuscendo comunque a mantenere la quarta posizione nella generale, con 24 punti totali.

“Sono state fatte alcune chiamate tattiche in ritardo che non hanno pagato come sperato”, ha detto Olsson, che con umiltà ha accettato il risultato di oggi. “Era una linea molto sottile. Il margine per navigare con vento pulito era molto ridotto.”

Il vento oggi soffiava prevalentemente da nord, con un’intensità attorno ai 15 nodi. Tra i momenti di poco vento e le raffiche il vento cambiava di direzione anche di 45 gradi impegnando molto gli equipaggi.

La vittoria di Ericsson 4 nella seconda regata è stata molto emozionante da tutti i punti di vista: il cambio del leader nel primo lato di poppa ed il finale con 4 barche vicinissime tra loro spinte da una raffica di 20 nodi,situazioni davvero eccitanti.

“C’era tensione a bordo durante tutta la giornata” ha detto il tattico di Ericsson 4, Stu Bannatyne. “Non abbiamo fatto altro che manovrare tutto il giorno. Ci siamo detti che era come fare una regata ‘freestyle’ perché non si poteva fare previsioni.”

Al passaggio alla prima boa, della decisiva seconda prova, Ericsson 4 è transitato secondo, dietro a Telefonica Blu, ma in poppa, scegliendo la parte destra del campo di regata, è riuscito a sopravanzare lo scafo spagnolo. Ericsson 4 ha mantenuto la testa della regata nella seconda bolina, marcando i suoi rivali, e presentandosi alla seconda boa di bolina con 3 lunghezze di vantaggio su Telefonica Blu.

La posizione di Ericsson 4 si è fatta delicata quando la drizza dello spinnaker è finita sotto la prua proprio mentre l’equipaggio era pronto a strambare. Questo problema ha consentito al Telefonica Blu di ridurre leggermente lo svantaggio.

Comunque, Bannatyne, il tattico, ha visto che davanti a sé stava arrivando una nuova brezza ed ha chiamato una nuova strambata per riposizionarsi con mura a dritta. Con raffiche attorno ai 20 nodi, le prue uscivano dall’acqua creando grandi spruzzi mentre i potenti VO70 volavano verso il traguardo.

“Abbiamo avuto una buona pressione di vento scendendo dalla parte del campo di regata più vicino alla costa” dice Bannatyne. “Abbiamo fatto in modo di rimanere da quella parte quello che bastava per poter vincere la regata. La regata è stata frenetica. Per manovrare avevamo la testa bassa tutto il giorno. Raramente il nostro sguardo si rivolgeva fuori dalla barca.”