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: Uka Uka Racing Campione del Mondo
Inviato da RedHunter il 9/6/2008 14:48:05 (601 letture) News dello stesso autore

Uka UkaLa cronaca di un Campionato Mondiale è sempre qualcosa di diverso da un mero resoconto di risultati, prove e condizioni di vento. In gioco ci sono aspettative, speranze, ambizioni più o meno giustificate, più o meno giustificabili.

E’ la storia di obiettivi raggiunti o mancati, di risultati attesi o che superano le più rosee fantasie o che ancora lasciano l’amaro in bocca.

Ricorderemo tutti le dodici prove, il gran lavoro del Comitato di regata presieduto da Peter “Luigi” Reggio le condizioni del vento, quel maestrale tanto atteso, e il campo di regata, quello unico di una Sardegna che da questo punto di vista non tradisce mai.

Ma le immagini che restano negli occhi sono sicuramente quelle dell’equipaggio di Uka Uka Racing che al rientro dalla dodicesima prova si tuffa in acqua liberandosi delle tensioni e dando libero sfogo alla gioia per un titolo inseguito, voluto, preparato da tempo, ma certo non facile da raggiungere.

Sono le immagini dell’armatore Lorenzo Santini che insieme al timoniere Lorenzo Bressani, al tattico Checco Bruni, a Federico Michetti e a Francesca Prina, sollevano il Trofeo, il Melges 24 (numero velico USA-1) proprio davanti a Henry Melges il papà di quel Melges 24 che forse in Italia ha impiegato un po’ più del dovuto ad esplodere, ma che oggi rappresenta l’espressione più alta della vela e della competitività.



E il ruolo e il valore della classe italiana non solo si esprime in un podio tutto tricolore, ma anche nella consapevolezza che quello di Porto Cervo è il quarto titolo mondiale classe Melges 24 per un team italiano: il primo è stato Giorgio Zuccoli nel 2000 a La Rochelle (con lo stesso Federico Michetti team manager e trimmer di Uka Uka), nel 2001 Flavio Favini a Key West, nel 2006 Nicola Celon a Hyeres e oggi quello di Lorenzo Bressani.

“Non ci sono parole per descrivere la gioia che sto provando in questo momento – commenta Lorenzo Santini - Sono dieci mesi e poco più di 50 giornate che navighiamo assieme e siamo già riusciti a vincere un Campionato del Mondo. Non ci posso ancora credere. Grandissimi. Sono sicuro che in futuro questo gruppo si toglierà ancora molte soddisfazioni”.

Per Lorenzo Bressani è il sesto titolo mondiale, ma uno di quelli che pesa di più: “Sono felicissimo. Un gran gruppo, una grande settimana ed uno dei titoli mondiali più importanti della mia carriera. Assieme al mondiale J 24 conquistato nel 2003 in Olanda. Siamo riusciti a mantenere la concentrazione anche nei momenti difficili, questa è stata la chiave del nostro successo”.

Negli occhi rimane anche la gioia di un equipaggio che fin dall’inizio della stagione si è rivelato un avversario difficile, preparato e certo da non sottovalutare. Alberto Bolzan al timone di Pilot Italia di Gianni Catalogna (Pietro D’Alì alla tattica, Stefano Ciampalini alle scotte, Pietro Catalogna alle drizze e Simone Spangaro a prua) esordisce conquistando il pre-mondiale e collocandosi ben saldo alla testa del suo raggruppamento nella fasi iniziali del mondiale vero e proprio. Chiuderà al secondo posto: vicecampione del mondo.

C’è poi anche anche quell’orgoglio tutto italiano nel vedere appunto che su 114 equipaggi di cui 73 stranieri, il podio è tutto nel segno del tricolore.

Il terzo piazzamento è infatti di Alina Helly Hansen dell’armatore Maurizio Abbà, timonato da Luca Valerio con Daniele Cassinari alla tattica: un equipaggio solido con un curriculum fatto di titoli italiani e ottimi piazzamenti in mondiali ed europei.

Per altri equipaggi, piazzamenti meno “nobili” rappresentano poi il più straordinario dei successi: non è facile competere tra i grandi, ricavarsi un posto al sole tra i professionisti del timone, protagonisti indiscussi della vela mondiale.

Ecco che in questa lettura il quinto posto di Eta Beta di Paolo Testolin timonato dal giovanissimo Luca Bursic (ex campione del mondo classe Optimist) e con alla tattica Francesco Ivaldi vale quanto un titolo mondiale. Così pure il settimo di Saetta timonato da Nicolò Bianchi del Nose Sailing Team.

Per contro può sorprendere il quarto piazzamento di Blu Moon di Franco Rossini, timonato da Flavio Favini con alla tattica Tiziano Nava. Campione Europeo, protagonista indiscusso del circuito Volvo Cup, quello dell’armatore svizzero era certo uno dei favoriti della vigilia.

Decisiva un’ultima giornata particolarmente sfortunata che di fatto compromette un mondiale regolare fatto di ottimi piazzamenti, sempre là, tra i primi, tra i candidati al podio e alla vittoria.

Storia analoga anche quella di Nicola Celon, campione del mondo a Hyeres, qui al timone di Marchigenio di Giorgio Marchi che chiuderà al 6 posto.

Due errori nell’ultima giornata costano qualche punto in classifica anche a Brontolo di Filippo Pacinotti, timonato da Matteo Ivaldi con alla tattica Branco Brcin. Chiuderanno al nono posto assoluto dopo aver regatato sempre tra i primi sia del proprio raggruppamento, sia del Gold Circle.

Un mondiale proprio sfortunato invece quello di OnlineSim Firebolt di Carla Ubertalli timonato da Roberto Maetinez, e con Marco Pirinoli alla tattica. Quasi sempre nei primi piazzamenti del loro raggruppamento dovranno poi fare i conti prima con un pesce luna incagliato tra lo scafo e il pulbo in piena poppa dopo aver girato secondi alla boa di bolina. Lo scafo si inchioda e perde piazzamenti. Nella prova successiva saranno traditi dal Gennaker mentre nella nona prova sarà l’albero a cedere alle raffiche di maestrale. Chiuderanno diciassettesimi assoluti.

Un problema tecnico costringe anche Joe Fly di Giovanni Maspero a terra nell’ultima giornata. Gabrio Zandonà fresco di titolo italiano il mese scorso a Cagliari, vede così sfumare le ambizioni mondiali: un obiettivo assolutamente alla portata di quello che ad ogni buon conto è uno dei team più competitivi della flotta.

Sul podio della classifica overall del girone d’argento è invece primo lo scafo 585 con Paolo Brescia al timone. Secondo posto per il team svizzero Music 55 con Sonke Boy timoniere e terza posizione per Acqua Racing condotta da Matthias Keller.

Difficile ricordare tutti, e certo tutti meriterebbero di poter dire la propria su questo evento mondiale, la preparazione, le regate il giorno prima e il giorno dopo. Doveroso però ricordare chi questo mondiale in Italia e a Porto Cervo l’ha fortemente voluto, anche se non ha potuto salire sul podio in Piazza Azzurra per premiare i vincitori:Franco Rao, il presidente della Classe italiana Melges 24 scomparso l’inverno scorso.

Si chiude così questo Volvo Melges 24 World Championship: su una serata affollatissima, nonostante le temperature non proprio tipiche di una Sardegna di inizio giugno, in Piazza Azzurra dove si sono svolte le premiazioni in presenza del Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda Riccardo Bonadeo, del presidente della Classe Internazionale Guenter Tzeschlock e di quella italiana Alessandro Poggi, nonché dei partner ormai storici della classe Melges 24 in Italia.

Parliamo di Volvo Italia per il quale l’evento di Porto Cervo ha coinciso con la presentazione alla stampa specializzata e a tutti i concessionari di Volvo, della Volvo Ocean Race e dell’ultima nata della flotta: la nuova XC60.

Sven De Smet, Direttore Marketing di Volvo Italia spiega così il coinvolgimento di Volvo con la vela: “La sfida con la natura, il rispetto per l’ambiente: sono queste le ragioni alla base del nostro impegno non solo al fianco dei monotipi, della Classe Melges 24 con il circuito Volvo Cup, ma anche con la Volvo Ocean Race”.

Michele Crisci, presidente di Volvo Italia ribadisce l’impegno di Volvo nella vela salutando i regatanti durante la premiazione finale: a lui l’onore di premiare il nuovo Campione del Mondo.

Sul palco della premiazione anche Romano Boretti, presidente di Conte of Florence che da otto anni veste con i propri gadget tecnici il popolo della Volvo Cup.

La casa fiorentina non solo affianca il circuito da otto anni, ma per Volvo Cup ha ideato una apposita linea di abbigliamento dedicata al mondo della vela. “Una piccola grande barca, per una piccola grande azienda, e viceversa” commenta infatti lo stesso Boretti ai microfoni di Yacht & Sail. Il riferimento alle dimensione del Melges 24 ma anche alla sua competitività e diffusione calza a pennello con quella di un’azienda forse non enorme, ma certo molto diffusa e sempre più competitiva.

Dopo la premiazione spazio ancora all’estrazione delle cime messe in palio da Gottifredi Maffioli, leader mondiale nella produzione di cime per la nautica (e non solo), nuovo partner ufficiale di Volvo Cup 2008 e del Volvo Melges 24 World Championship, che ha messo a punto una produzione espressamente dedicata al Melges 24., Gottifredi Maffioli.

Si chiude così, con la tradizionale cerimonia di premiazione, ma anche con il passaggio del testimone tra lo Yachting Club Costa Smeralda che ha ospitato questo mondiale, e l’Eastport Yachting Club di Annapolis che il mondiale lo ospiterà dal 27 ottobre al 7 novembre 2009.

Per Mediavip SpA organizzatrice dell’evento Mondiale così come dell’intero circuito Volvo Cup, si è trattato di un’esperienza unica e preziosa al fianco di una classe altrettanto unica. La sfida anche per l’azienda torinese specializzata nell’organizzazione di eventi in sponsoring è ancora una volta quella non solo di continuare a promuovere la classe, ma di fare in modo che ogni evento sia un evento da ricordare.

Ancora una volta è possibile trovare tutto, ma proprio tutto sulle regate, i risultati, le interviste, i protagonisti e le impressioni grazie al supporto video on line di Sailing Revolution, con il commento di Luca Bontempelli (www.sailrev.tv).


Ufficio Stampa Volvo Cup

www.melges24.it  
www.ukaukaracing.com  

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